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Segnalazione antiriciclaggio: quante volte si è verificata nel 2019?

Segnalazione antiriciclaggio: quante volte si è verificata nel 2019?

Un incremento delle segnalazioni antiriciclaggio ben del 12,2%, per un totale di 54.621 Segnalazioni di Operazioni Sospette (SOS) pervenute all’UIF durante il secondo semestre del 2019. I dati sono stati pubblicati dall’Ufficio di Informazione Finanziaria lo scorso 31 marzo, all’interno de “I Quaderni dell’Antiriciclaggio – Collana Dati statistici”.

Un incremento rilevante se messo a confronto non solo con il primo semestre del 2019, l’impennata assume un valore che fa riflettere soprattutto se si raffronta con i dati del 2018, dove l’aumento dei casi segna ben il 7,9%.

Altro spunto di riflessione, il tendenziale aumento delle SOS arrivate da parte dei professionisti e in particolare dalla categoria lavorativa dei Notai, anche se l’incremento delle segnalazioni resta in particolare dovuto ad IMEL, banche e poste.

Segnalazioni in aumento: quali cause

Il fatto che si sia assistito ad un aumento delle segnalazioni, soprattutto quelle da parte di Notai o comunque di soggetti obbligati non finanziari, può dipendere da più fattori.

In primis, il fatto che le regole tecniche e le Linee guida dei Notai sono state pubblicate nel trimestre finale del 2018, dopo aver ottenuto il si del Comitato di Sicurezza Finanziaria. Questo significa che nel 2018 una categoria come quella dei Notai aveva potuto contribuire ben poco ad aumentare il numero delle segnalazioni, eccezion fatta per i mesi di novembre e dicembre, anche se si parla di numeri davvero irrisori.

La scalata verso l’altro vertiginosa delle segnalazioni nell’anno che ci siamo messi alle spalle, può essere motivata dal fatto che la categoria notarile abbia effettuato un’attenta e corretta applicazione dei principi operativi emanati.

E’ quindi innegabile che parte del merito vada dato al Consiglio Nazionale del Notariato e agli Organismi di autoregolazione, quest’ultimi capaci di munirsi di un impianto di regole di secondo livello ma pur sempre obbligatorie per i professionisti iscritti agli Ordini, che hanno portato ad un corretto adempimento degli obblighi.

L’efficacia delle regole tecniche e delle linee guida è da attribuire alla chiarezza che ha consentito ai professionisti iscritti all’Ordine di poter puntualmente individuare il perimetro di applicazione degli obblighi Antiriciclaggio in relazione alle attività svolte, nonché di riuscire ad applicare procedure calibrate in funzione del rischio per attribuire a ciascun cliente un’adeguata classe di rischio.

Con l’effettuazione di monitoraggi periodici e controlli, si è favorita una migliore allocazione delle risorse nella lotta per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo.

Infine, anche il semplice fatto che l’eventuale omissione dell’inosservanza delle regole, avrebbe comportato l’applicazione di sanzioni disciplinari da parte dei Consigli di disciplina,

Il supporto dell’UIF

Anche l’operato dell’Unita di Informazione Finanziaria è risultato utile per quanto riguarda il supporto ai segnalanti: si è venuto a creare infatti, un canale informatico appositamente dedicato all’invio di richieste di informazioni, documenti e relative risposte ad essi, nel pieno rispetto della riservatezza e integrità delle comunicazioni trasmesse.

Già dal febbraio 2020, l’UIF per aumentare la sicurezza e la tutela delle informative funzionali all’accertamento delle operazioni sospette, ha ordinato che le stesse vengono trasmesse ai soggetti obbligati registrati in RADAR attraverso il portale Infostat-Uif con nuove funzionalità-

Queste sono rese note esclusivamente agli utenti abilitati del ruolo di “gestore” che permette di accedere all’apposita sezione dedicata “Richiesta Informazioni”. L’invio di una richiesta informativa da parte della UIF sarà notificata ai Gestori con una email indirizzata alla casella di posta elettronica associata alla propria utenza; con il Gestore che dovrà accedere al portale per visualizzarne il contenuto.

Scambio di informazioni: i passaggi

Nella sezione “Richiesta Informazioni” sono disponibili le funzionalità per visualizzare le richieste di informazioni inviate dall’UIF e trasmettere le relative risposte, tale sezione come già anticipato, è disponibile solo per chi ha il profilo di gestore.

Nel corso della propria azione istituzionale l’UIF svolge delle indagini nell’ambito delle quali può inviare delle richieste di informazioni ai soggetti obbligati. Le indagini per cui la UIF invia una richiesta al segnalante sono elencate nella sezione Indagini Ricevute, qui tutte le richieste presenti devono essere analizzate ed evase dal segnalante.

Dopo aver inviato una risposta, l’indagine viene spostata nella sezione Indagini con risposta, per le indagini presenti in questa sezione il segnalante può inviare anche ulteriori risposte, il segnalante può inviare risposte successive finché l’UIF non chiude l’indagine. Se la UIF chiede ulteriori informazioni su una richiesta per cui è stata già fornita risposta, la richiesta ritorna nella sezione Indagini ricevute.

Un’indagine si apre con la trasmissione da parte della UIF di una Richiesta al segnalante che può inviare una o più risposte. Se quelle fornite non dovessero rivelarsi esaustive o se dovessero emergere nuove esigenze informative, l’UIF può inviare una richiesta di Integrazione.

La UIF può inoltre inviare un sollecito per chiedere al segnalante di dare priorità a indagini di particolare urgenza, una volta che l’UIF ha raccolto tutte le informazioni necessarie provvede a chiudere l’indagine inviando al segnalante un apposito messaggio di Chiusura.

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